Il terzo fascicolo 2017 è on-line!
09.02.2018
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Nell’Editoriale Mirna Magnani fissa l’attenzione sulle disomogeneità che ancora caratterizzano la sanità italiana ed individua nell’informatizzazione la via maestra per garantire non solo la sostenibilità del SSN, ma anche analoghe opportunità di cura a tutti i cittadini, sia per l’assistenza ospedaliera che per i servizi sanitari territoriali.
La Overview dedicata ai farmaci incretino-mimetici per il diabete mellito mostra come la valutazione economica di un farmaco, anche ad elevato costo, non possa prescindere dall’effetto terapeutico ottenuto, sia in termini di maggior efficacia che di riduzione degli aventi avversi, che si traduce in risparmi significativi sulla spesa per la gestione della malattia e delle sue complicanze.
Nel Method di Barbato et al. la corretta gestione dei Dispositivi Specialistici utilizzati in Sala Operatoria rappresenta per il Farmacista Clinico un interessante modello di partecipazione alla real practice, nella gestione dei processi logistici e nel coordinamento della parte tecnica ed organizzativa. I risultati ottenuti sono importanti sia in termini di maggior appropriatezza che di riduzione dei costi.
Il Method di Minniti et al. propone per le cure intermedie, dopo la dimissione ospedaliera dei pazienti “fragili” e complessi, un modello organizzativo innovativo, incentrato sull’assistenza a domicilio, a gestione mista (Azienda pubblica - terzo settore) che si caratterizza per una modularità-flessibilità del carico assistenziale e sociale in base al reale bisogno sanitario.
L’Original Article di Lusiani et al. valuta due Dispositivi Medici innovativi introdotti nel PDTA del tumore della prostata localmente avanzato trattato con radioterapia. L’esperienza clinica che mostra analoga efficacia e minori effetti indesiderati, unita alla valutazione HTA che evidenzia un risparmio di risorse rispetto al PDTA standard, ne supporta l’utilizzo come scelta più appropriata.
Infine, il Focus on di Polichetti et al. analizza l’uso del peginterferone beta-1a nella sclerosi multipla recidivante e mostra come questo farmaco sottocutaneo e apparentemente costoso possa rivelarsi un’opzione terapeutica caratterizzata da buona compliance del paziente, ottima aderenza alla terapia ed un costo minore rispetto ad altre terapie comunemente utilizzate.