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Volume 9, n.1 (2023): 3-24

In questo numero

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L’Overview di Francesco Caraffa analizza gli aspetti farmaco-economici del trattamento del paziente con Diabete di Tipo 2. In particolare, le analisi costo-efficacia presenti in letteratura mostrano come la sostituzione delle sulfaniluree con gli SGLT2 inibitori, caratterizzati da un vantaggioso profilo di efficacia e sicurezza clinica, possa ottimizzare la spesa sanitaria a carico del SSN per la gestione del DMT2 in Italia. Poiché è ormai evidente che i costi del diabete sono destinati ad aumentare con una velocità maggiore rispetto alla spesa sanitaria globale, è opportuno disporre di opzioni terapeutiche, quali gli SGLT2-i, che possano agire positivamente non solo sul controllo della patologia diabetica, ma anche sulla progressione delle complicanze associate. Ciò rappresenta un importante valore aggiunto non solo sanitario, ma anche economico.

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L’Original Article di Rebora et al. analizza gli aspetti economici della gestione della steatoepatite non alcolica (NASH) che rappresenta una nuova frontiera nel trattamento del paziente con diabete. Poiché interessa circa due terzi della popolazione diabetica, le sue implicazioni in termini di qualità della vita e di sopravvivenza sono importanti, come anche l’impatto economico per il nostro paese. I costi sanitari diretti vanno da 1,4 miliardi di euro su 3 anni, fino a 17,3 miliardi in 15 anni, con una mortalità attesa superiore al mezzo milione di persone. Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia del Pioglitazone, ma anche degli SGLT2 inibitori e dei GLP1 agonisti nel prevenire lo sviluppo della NASH. L’utilizzo di un modello farmaco-economico costruito per la valutazione dei costi sanitari diretti per il SSN ha mostrato come una riduzione del solo 20% della progressione della NASH a seguito dell’impiego precoce di queste terapie, possa generare un risparmio per il SSN da 162 milioni in 3 anni a 2,3 miliardi su 15 anni. Tale stima della riduzione dei costi è destinata ad aumentare ulteriormente se verranno considerati anche i vantaggi economici derivanti dalla concomitante riduzione degli eventi cardiovascolari.  

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Il Focus on di Monti et al. analizza i vantaggi economici del monitoraggio flash nel paziente con Diabete Mellito di Tipo 2. Questo sistema misura i livelli di glicemia nel fluido interstiziale grazie ad un sensore monouso che viene auto-posizionato dal paziente nella parte superiore del braccio ogni 14 giorni e registra i valori glicemici ogni 15 minuti, includendo il trend di andamento glicemico. Dal 2020 in Italia è disponibile anche il sistema allarmato (FreeStyle Libre 2 - FSL2), dotato di allarmi in caso di ipoglicemia o iperglicemia sul cellulare/lettore del paziente. Gli studi dimostrano che l’utilizzo di questo device permette un miglioramento dei valori di HbA1c ed una riduzione degli eventi ipoglicemici e delle ospedalizzazioni (che costituiscono un’ampia porzione di spesa correlata alla patologia). In termini sociali, i vantaggi per i pazienti sono riconducibili ad una migliore qualità della vita e ad una maggiore accettabilità del dispositivo. Dai dati emersi è possibile evidenziare anche come il rimborso da parte del SSN di FSL2 possa essere economicamente vantaggioso in termini di minori costi sanitari spesi per la gestione dei pazienti con diabete mellito insulino-trattato.

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SOMMARIO

Focus on

Vantaggi economici del monitoraggio flash nel paziente con diabete mellito di tipo 2

Eleonora Monti, Sergio Di Matteo, Giacomo Matteo Bruno, Chiara Martinotti, Luigi Carlo Bottaro, Giorgio Lorenzo Colombo,

Enrico Torre

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